



TRA MEMORIA
STORICA E
RINASCITA
DEI LUOGHI
FOCUS SUL PARCO NAZIONALE D'ASPROMONTE
Dove ci troviamo?
Siamo all'interno del complesso denominato anche Alpi Meridionali o Alpi Calabresi.
Geologicamente, la formazione del massiccio montuoso è precedente a quella dell'Appennino Italiano.
Il territorio del Parco Nazionale d'Aspromonte così come oggi lo conosciamo è stato istituito nel 1989 formalizzato dalla legge Quadro sulle Aree Protette ma fu realizzato concretamente nel gennaio del 1994.
Si tratta del stato il 6° parco istituito in Italia.
La morfologia del territorio è frastagliata eccetto che nelle sue sommità. La forma è conica e trova il suo centro nel Montalto, a 1956 mt di altezza. Dalla sommità si diramano delle vallate attraversate dalle tradizionali fiumare. Attorno al Montalto si trovano il Monte Basilicò, il Monte Cannavi, il Monte Scorda e il Monte Antenna. Il bosco ricopre il 50% dell'Area Protetta
I comuni che compongono il territorio del Parco sono 37 per un'estensione totale di 64.153 ettari interamente compresa nella città Metropolitana di Reggio Calabria.
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Il territorio del Parco, prende il nome dal Massiccio dell'Aspromonte, che significa candido, bianco e risale alle popolazioni greche della costa ionica che ammiravano le candide formazioni montuose del massiccio.
La flora è molto ricca ed eterogenea grazie alle altitudini non troppo elevate e alla mitigazione del mare. Lo stesso vale per la fauna: si trovano qui molte specie di mammiferi tra cui il lupo, il cinghiale, il gatto selvatico, la volpe la faina il tasso, la donnola.
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La storia locale dei comuni calabresi è molto complessa e merita qualche spunto di approfondimento che troverete qui si seguito.

BORGHI
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Sezione dedicata ai borghi
In questa sezione del sito troverete degli articoli specifici sul territorio scritti per la testata giornalistica Hermes Magazine con la quale collaboro da circa un anno, diretta da Alessia Giannino. Si tratta di piccole guide per scoprire sia i borghi della Locride e dell'area grecanica sia altri borghi calabresi.
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Ecco a voi le guide utili per visite in autonomia!
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Gerace
Locride candidata a capitale della cultura
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Periodo Autunnale: 5 Borghi da visitare in autunno in Calabria
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Tradizioni Culinarie: La tradizione del maiale
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UN FOCUS SUL PASSATO DEI COMUNI
Mutamenti e segni del tempo:
distruzione e ricostruzione
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Date storiche
Edifici distrutti a causa del terremoto del 1905/1908
I comuni della costa ionica meridionale, così come oggi li conosciamo, non esistevano fino ad alcuni decenni fa. Essi sono totalmente mutati nel corso dei secoli.
Le ragioni di tale mutamento sono spesso legate a catastrofi naturali, soprattutto terremoti.
Una data spartiacque è rappresentata dal terremoto del 1783 che ha notevolmente modificato il paesaggio e la vivibilità del territorio.
Molti borghi sono stati svuotati e trasferiti a diversi km di distanza causando sgomento e confusione negli abitanti in maggioranza agricoltori e fortemente attaccati alla loro terra.
Da questo momento in poi nasce la caratteristica calabrese del "paese duale", diviso tra borgo storico e centro abitato sulla costa.
Si stima che su 183 paesi distrutti dalla ferocia del movimento terrestre, solo 33 vennero ricostruiti. Lo sconvolgimento del territorio ha causato gravi conseguenze per il tessuto economico e sociale gravando sulla situazione di isolamento dei paesi interni e conducendo allo spopolamento. Le conseguenze psicologiche di queste devastazioni colpirono gli abitanti e il loro stile di vita. Chi coltivava la terra dovette cambiare modo e tipo di coltivazioni. In parta, l'origine dell'emigrazione è legata a questa terra "mobile" e fragile.
Per saperne di più: Vito Teti, Terra inquieta. Rubbettino 2015
Altre vie di commercio: il tradizionale pellegrinaggio a Bombile

Cultura locale
Viaggi , pellegrinaggi e religione
Il viaggio religioso nell'immaginario contemporaneo viene associato automaticamente ad una devozione verso il Santo o il luogo nel quale si trova per motivi strettamente personali.
La visione intima della religione si focalizza solo una parte del tema nel suo complesso.
In realtà la festività religiosa portava con se un movimento economico e sociale fatto di scambi di bestiame, commercio, spostamenti di intere famiglie.
Favoriva l'incontro tra persone di zone normalmente irraggiungibili e la conoscenza di un'altra cultura. Arricchiva i partecipanti che lo percorrevano usando vie dette "vie dei canti": vere e proprie vie di comunicazione con scorciatoie che restituivano una nuova visione del paesaggio e un significato diverso al luogo.
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Nella Locride vi sono diverse mete di pellegrinaggio religioso che hanno assolto questa funzione: la Madonna della Grotta di Bombile, la festa dei Santi di Riace, il Santuario di Polsi.
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L'eccezionalità di questi eventi si manifestava in ogni azione svolta durante il pellegrinaggio: dai canti, ai balli, al consumo di cibo smisurato.
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Purtroppo alcune di queste feste nel corso degli anni hanno subito dei mutamenti.
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Tra questi, il Santuario della Madonna della Grotta purtroppo attualmente non è più accessibile a causa di una frana che ha distrutto completamente la chiesa nel 2004.