Le coste calabresi ospitano delle strutture che fanno sognare passanti e residenti: si tratta dei fari, edifici intorno ai quali aleggia una sorta di mistero e tanta magia. Gli interrogativi si mescolano alle curiosità: in che periodo sono stati costruiti? Chi ha abitato al loro interno? Quando hanno iniziato la loro attività? Scopriamo insieme qualche cenno storico sui “giganti” che proteggono la costa illuminandola.
Se non vi è ancora mai capitato di chiedervi cosa ci sia nel passato dei nostri guardiani del mare, questo è il momento di farlo!
QUANTI SONO I FARI IN CALABRIA?
Partiamo dai numeri: i fari disseminati nel territorio regionale sui circa 800 km di coste sono 13.
Per quanto riguarda la gestione, le strutture fanno riferimento a Taranto ma la manutenzione è affidata agli operatori nautici presenti sul campo per portare a termine l’obiettivo più importante: la garanzia di una navigazione sicura.
Nel territorio di nostro maggior interesse, i fari sono due: Punta Stilo, situato alle spalle del Parco Archeologico dell’antica Kaulon(Monasterace) e – procedendo verso sud – Capo Spartivento, situato tra il Comune di Palizzi e quello di Brancaleone.
PUNTA STILO
Percorrendo la statale 106 da nord a Sud, incontriamo anzitutto il faro di Punta Stilo. Costruito nel 1891) è legato un episodio della storia recente importante, la Battaglia di Punta Stilo. Nel luglio 1940 si scontrarono la marina militare inglese con quella dell’Italia fascista: si tratta della prima battaglia marina della seconda guerra mondiale. Lo scontro, seppur consensuale, avvenne in maniera accidentale e vide la più alta concentrazione d'armamenti navali durante tutto il conflitto nel Mar Mediterraneo.
Continuando in direzione sud, dopo più di 80 km ci si imbatte nel secondo gioiello di cui vogliamo parlarvi.
CAPO SPARTIVENTO
Il Faro di Capo Spartivento, datato 1867, è situato su quello che i greci chiamavano Heracleum Promonotorium (promontorio di Ercole), in una posizione incantevole, incastonato nella vegetazione incolta che mantiene il suo fascino selvaggio. Si tratta del punto più a sud della penisola, dal quale è possibile vedere l’Etna.
Dal punto di vista tecnico, il faro produce un fascio di luce che illumina fino a trenta miglia nautiche di distanza e in trentadue secondi il faro compie un giro completo, scandito da quattro bagliori, da punta Stilo fino a capo D’Armi. Il faro di Capo Spartivento è inserito tra i 5 fari più importanti in Italia per storia e posizione geografica ed è l’unico in Calabria ad avere un’ottica rotante.
Se l'argomento vi interessa e vi incuriosisce scoprire quali sono i fari presenti nelle varie Regioni italiane, potete farlo qui.
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